da __La lunga notte dei nove sentieri__

sezione I, Il valico oscuro

I, pag. 11

L'Anima piange
con crepitio di foglia morta.
Piange prima di inaridire,
canto del cigno che muore.

Tutto ora tace
non s'odon più note.
Il cigno giace
macchia bianca sul lago.
(1968)

V, pag.15

Lenta come lacrima trattenuta
scende la sera su sogni appena osati.
Cortine di nebbia,
nere come inchiostro di seppia,
oscurano un domani già incerto e temuto.
Ripiegata
l'anima si fa roccia -
non più lacrime rigano
il volto contratto
ma rivoli di sale.
(1979)

sezione II, Gli spiriti della valle, pag. 24

II, pag. 24

Vivrò
nonostante ogni abbandono,
tradimento e insulto.
Vivrò
perché la vita
è un atto d'accusa
perché sia
atto d'accusa.
Vivrò
perché la mia vita
sia una sfida ad ogni Legge
un insulto ad ogni Dio.
(1979)

III, pag 25

Natale, antico sapore d'attesa,
fascino d'oggetti fragili e di bosco
tremolii di lngue di fiamma,
notte di misteriosi incontri
e magiche apparizioni
di figure eterne che rivivono.

Natale, disgusto di parole
che han perso il loro senso,
finzione d'amorenon sentito
vuoto cerimoniale di scambi
dove dare e ricevere non è altro
che contagio di marcio fra cadaveri.
(1980)


Sezione III, Il paese degli Avi

I, pag. 30

Eppure un giorno
il sole si fermerà
nel cielo aspettando
la luna.
E quel giorno
si fonderà alla notte:
risplenderanno - allora -
di bellezza entrambi
in vortice di luci e canti.
Rivivranno le Ninfe - allora -
e gli Elfi s'inseguiranno
tra rami fioriti di mandorlo -
tornerà il Cristo ancora
portando cesti di pomi d'oro
nelle mani cariche
corone d vite intrecciate
a rami d'acacia
e sandalo profumato.
( 1979)

V. pag. 36

Un ricordo m'ha spinto
verso il salire delle tue volute
su in vetta dove ti trattieni
tra papaveri e spruzzi di ginestra
alla roccia che si sottrae nel nulla.
Fuggono verso mete lontane
distese di pascoli,
inutil rincorrersi d' ulivi
destinati alla sabbia.
Gioca il sole su spigoli
duri d'antichi sassi
s'inoltra a bagnar le tue colline
in illusione di infiniti spazi
giù - fino al mare.
Sfiora il pensiero confini
al limite del possibile
si perde dietro promesse
d'un abbraccio di pace.
(1981)

sezione IV, Il sesto giorno della luna,

III, pag. 46

Era Maggio
già il cuore proteso all'estate
correva su ali di desiderio
per cogliere fiori sconosciuti.

Oggi il Maggio è trascorso -
sulla soglia d'un lungo inverno
mi chiedo se quel segreto
tanto rincorso
non sia rimasto alle spalle
(1981)

IV, pag. 47

Non ci sono parole
per gli autunni che naufragano
nella bruma.
Non ci sono parole
Per gli spazi che s'infrangono
Su muri di nebbie.
Né ci sono parole
per deserti di dimenticanza,
ma solo sguardi di luce viva:
sogni inespressi
che assumono sembianza.
(1981)

sezione V, Lettere per un incontro

I,pag. 52

Come rosa di Gerico
che rotola in vortici di sabbie infuocate
simile a foglia morta catturata dal vento
e si ridesta di verde all'abbraccio dell'acqua,
così mi si dischiude la vita
al tuo passarmi accanto.
(1980)

 

 

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